Tra le risaie piemontesi è possibile trovare il Castello abbandonato di R. con una storia davvero interessante, oltre a non essere segnato sulle guide se si prova a chiedere indicazioni si viene indirizzati ad un altro castello identico nel centro del paese.
Questo perchè un conte, di cui non si conosce il nome, si fece costruire dall’architetto torinese Nigra un castello identico a quello di Alberto di G.
Inoltre questo castello “clonato” venne fatto costruire ad appena duecento metri dall’originale castello medievale. Dopo oltre sessant’anni dal suo ultimo utilizzo sembra uno dei castelli meglio conservati che si possono trovare in Piemonte, questo grazie all’abilita costruttiva e architettonica di Nigra.
Il castello abbandonato di R. è formato da ben quattro torri, una sulla destra della facciata anteriore e le altre tre sulla parte posteriore, dove troviamo il giardino con un bellissimo pozzo artesiano decorato nella parte superiore in ferro battuto. La cosa assurda è che sia stato riprodotto come un castello medievale “fortificato”, anche se in quel periodo non c’erano guerre e non sorgeva in un posto a rischio di invasioni, con torri, merletti, profondo fossato, ponte levatoio, portone a sesto acuto con griglia in ferro, feritoie e posti di vedetta, tutto questo per un solo motivo. Il Conte lo voleva così.
Una volta entrati scopriamo che le stanze sono finemente decorate con affreschi e dipinti. Una delle prime stanze al piano terra ha tutte le pareti decorate e un magnifico soffitto in legno a cassettoni. Troviamo anche un gigantesco camino, che reca l’effigie della famiglia e una targa commemorativa. Gli affreschi sono stati rovinati dai vandali, mentre il pavimento sembra sia stato portato via interamente.
Attraverso la scala a chiocciola che sale all’interno della torre si arriva ai piani superiori dove si può godere della vista sul giardino e sul paese. Nei sotterranei si trova la cantina e l’immensa cucina.
Durante gli anni nessuno si è mai dimostrato davvero interessato a recuperare la proprietà, neanche gli enti pubblici, proprio questi ultimi sono convinti che si tratti di un complesso troppo nuovo per poterne fare un museo.
Forse è proprio per questo che è così interessante, alla fine le modalità di costruzione e la follia del suo vero proprietario lo rendono un castello unico al mondo.
1 commento on This Post
Ciao bel servizio, potresti cortesemente contattarmi?
Ho messo la mail come richiesto.
Gentilissimo
Aldo Sartori
Aldo Sartori